Segnalo
un' importante iniziativa a cui ho scelto di prendere parte. Si tratta
di una mostra collettiva a sostegno della popolazione emiliana. Ideato e
curato da Marcella Brancaforte e Marco Trulli, l'evento sarà inaugurato a Viterbo il 15 giugno al Biancovolta-Spazio Arci alle 18.00
e proseguirà il 16 dalle 19 con il concerto di Monsieur Malaussene
Il terremoto in Emilia non sembra ancora finire, ancora oggi le cronache riportano notizie di danni, di disagi e di paura. Però, per provare a reagire a una situazione difficile e triste, Viterbo lancia un'idea di sostegno alle popolazioni emiliane.
Librimmaginari, festival di promozione del libro illustrato che da marzo ha organizzato mostre, workshop e incontri, chiama a raduno decine di artisti per una mostra-evento in cui le stampe di disegni, di illustrazioni e di fotografie d'autore saranno messe in vendita per sostenere i territori colpiti. Artisti da tutta Italia si mettono insieme per dare un piccolo segnale di presenza e sostegno a chi, da un giorno all'altro, ha perso tutto a causa del sisma.
Pareti
di immagini per la ricostruzione. Disegni che provano a prospettare
spiragli di futuro in un presente tormentato. In un tempo di crisi,
l'arte prova a reagire in maniera spontanea ed istintiva, cercando di
stimolare la partecipazione della cittadinanza ad un dramma che deve
essere condiviso da tutto il paese per essere superato. Decine di
iniziative di diverso tipo si susseguono in tutta Italia e da Viterbo
parte un appello che trova la partecipazione di artisti da tutta la
penisola e non solo.
L’arte torna a reinterpretare il dramma popolare del terremoto cercando spiragli : come nel caso della mostra Terrae motus proposta da Lucio Amelio alla Reggia di Caserta, dopo il sisma dell'Irpinia, alla quale parteciparono, tra gli altri, Beuys e Warhol, o alla ricostruzione di Gibellina, distrutta dal terremoto del Belice, ad opera di architetti ed artisti. Nel nostro piccolo, il segnale che lanciamo da Viterbo vuole essere proprio quello di resistuire all'arte un ruolo di “presenza attiva” e di “partecipazione civile”.
Dalla satira al fumetto, dalla fotografia all'illustrazione, una mostra mette in scena un panorama artistico eterogeneo, diversificato ma che, una volta tanto, si unisce per un obiettivo comune: sostenere la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto
L’arte torna a reinterpretare il dramma popolare del terremoto cercando spiragli : come nel caso della mostra Terrae motus proposta da Lucio Amelio alla Reggia di Caserta, dopo il sisma dell'Irpinia, alla quale parteciparono, tra gli altri, Beuys e Warhol, o alla ricostruzione di Gibellina, distrutta dal terremoto del Belice, ad opera di architetti ed artisti. Nel nostro piccolo, il segnale che lanciamo da Viterbo vuole essere proprio quello di resistuire all'arte un ruolo di “presenza attiva” e di “partecipazione civile”.
Dalla satira al fumetto, dalla fotografia all'illustrazione, una mostra mette in scena un panorama artistico eterogeneo, diversificato ma che, una volta tanto, si unisce per un obiettivo comune: sostenere la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto
Il
ricavato sarà devoluto attraverso il conto corrente dell'Associazione
Arci presso Banca Etica con la causale "Emergenza terremoto in nord
Italia".
Iban IT 39 V 05018 03200 000000145350
Iban IT 39 V 05018 03200 000000145350
Le stampe sono state eseguite dalla TIPOGRAFIA CECCARELLI sponsor unico della mostra Immaginari Emiliani
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